Accade che il bambino si svegli improvvisamente di notte con una tosse abbaiante e difficoltà a respirare e questo spaventa molto i genitori. Si tratta di laringite.
COS’E’
La laringite è un’infiammazione del laringe per lo più dovuta a infezione causata da virus influenzali o parainfluenzali, potrebbe essere causata da infezioni batteriche o da reazioni allergiche. Colpisce il 2-3% dei bambini tra 1 e 6 anni di età. Questi virus si trasmettono per via aerea e l’incubazione dura 2 o 3 giorni.
SINTOMI
A seguito dell’infezione del laringe si ha edema nella parte inferiore dello stesso con riduzione del suo lume e quindi minor passaggio di aria. Il bambino ha una tosse abbaiante, il pianto e la voce sono rochi e si accompagnano a stridore e rientramenti inspiratori. Se il lume del laringe è molto ridotto la respirazione può essere difficoltosa e il bambino può mostrare labbra ed estremità bluastre oltre ad essere molto prostrato. Spesso si ha febbre non molto elevata che non supera i 39°C.
L’esordio può essere improvviso spesso notturno o progressivo. In alcuni casi la situazione è peggiorata dal laringospasmo una costrizione di carattere nervoso del laringe dovuta ad ipereccitabilità muscolare.
In alcuni bambini la laringite è ricorrente.
Se il bambino presenta uno stridore laringeo è bene farlo visitare dal pediatra al fine di escludere altre patologie che possono provocarlo.
La laringite si risolve in 2 o 3 giorni mentre la tosse ad essa associata può persistere per settimane.
TERAPIA
La laringite si cura con corticosteroidi per via inalatoria, orale o intramuscolare. In ospedale si somministra l’adrenalina per via inalatoria.
CONSIGLI
Se il bambino con tosse stizzosa e sintomi di laringite respira bene anche da sdraiato, non ha febbre elevata ed è roseo, non è necessario contattare il medico. Se invece respira solo da seduto, ha estremità bluastre, appare prostrato e ha febbre elevata è bene farlo visitare entro un’ora.
Il bambino con laringite è spesso spaventato perchè non riesce a respirare bene, ma piangendo peggiora la situazione. E’ importante quindi calmarlo tenendolo in braccio e vicino.