Oggi il mondo è sicuramente diventato più piccolo e sempre più spesso è necessario prendere l’aereo per spostarsi ed attraversare diversi fusi orari per raggiungere la meta, sia per motivi di lavoro o di studio sia per le tanto agognate vacanze.
Essendo un’amante dei viaggi a lungo raggio , ci tengo a sottolineare che chi ha il diabete può viaggiare ed andare in vacanza come chiunque altro, purchè ricordi che la sua malattia richiede qualche attenzione in più : i viaggi possono infatti comportare cambiamenti nelle abitudini alimentari ( alimentazione diversa, orari diversi) e questo , se non viene attentamente programmato, può rendere più difficoltoso il controllo della glicemia, specialmente per le persone che seguono terapie insuliniche. Una buona pianificazione può evitare od almeno minimizzare le emergenze che potrebbero crearsi lontano da casa .
Il problema più grande che devono affrontare i diabetici insulino-dipendenti volando attraverso i fusi orari è la difficoltà di adattare i tempi della somministrazione e la quantità di insulina in modo da evitare di trovarsi “ NON IN SINCRONIA” con l’orario locale dell’arrivo. Le informazioni su come adattare le dosi di insulina dei pazienti che viaggiano attraversando molti fusi orari sono assai scarse e questo genera giustamente panico ed ansia al punto da indurre il diabetico ad evitare di prendere un solo volo aereo diretto per raggiungere la destinazione desiderata e costringendolo quindi a faticose ed estenuanti “tappe intermedie” : preoccupazioni legittime che , alcune la corretta informazione, possono sicuramente essere superate !
Esaminiamo insieme alcune linee di condotta generale per viaggiare tranquilli .
La visita dal medico / diabetologo
Per prima cosa è molto importante pianificare per tempo una visita dal proprio medico e/o diabetologo ( 4-6 settimane prima della partenza) : la visita dà al medico l’opportunità di verificare lo stato del diabete, di spiegare le variazioni da apportare alla terapia, le vaccinazioni da effettuare ed eventuali cambiamenti riguardanti il regime dietetico per evitare complicanze o possibili emergenze . Ricordate sempre che qualsiasi cambiamento nella cura deve iniziare ben prima della partenza , al fine di incorporarlo nella routine giornaliera.
Procuratevi un itinerario dettagliato del viaggio, in cui siano specificati gli orari della partenza e dell’arrivo, la durata dei voli,e le differenze di ora fra i punti di imbarco e quelli di sbarco: con queste informazioni il medico può fare una stima degli adattamenti necessari durante il viaggio.
Qualora vi siano restrizioni dietetiche, contattate sempre in anticipo le linee aeree per ottenere pasti speciali : “ i pasti per diabetici” sugli aerei hanno pochi carboidrati e sono studiati sia per i diabetici di tipo 1 sia per i diabetici di tipo 2 (non insulino dipendenti) ed informatevi anche sugli orari nei quali saranno serviti i pasti in volo.
L’assistenza sanitaria
Informatevi bene sulla copertura dell’Assistenza Sanitaria Nazionale : sul sito del Ministero della Salute è possibile consultare l’elenco dei Paesi convenzionati con l’Italia , oppure chiedetelo al medico. Il cittadino interessato ad usufruire dell’assistenza sanitaria nei Paesi convenzionati può usufruire della tessera europea di assicurazione malattia (TEAM) , in vigore anche in Italia dal 1° novembre 2004. a tessera TEAM permette di usufruire di tutte le cure mediche necessarie, non soltanto di quelle urgenti, e sostituisce i modelli E110, E 111, E 119 ed E 128.
Per accedere al servizio sanitario all’estero, nei Paesi convenzionati, è sufficiente esibire la tessera presso il medico o la struttura sanitaria pubblica presso la quale si desidera ricevere le cure.
Per ricevere assistenza in altri Stati con i quali non sono in vigore convenzioni:
a)Soggiorno all’estero per lavoro:
L’assistenza sanitaria all’estero garantita dal DPR n. 618 del 31/7/1980 assicura ai cittadini italiani, ai lavoratori di qualsiasi cittadinanza residenti in Italia ed iscritti nelle ASL, che si recano all’estero in distacco lavorativo per brevi periodi, copertura assistenziale in qualsiasi Paese del Mondo. La ASL di appartenenza rilascia su richiesta dell’interessato un attestato denominato “Attestato per l’assistenza sanitaria ai cittadini italiani all’estero – art.15 DPR n. 618 del 31/7/1980
Se il periodo di permanenza all’estero supera 30 giorni, la ASL effettuerà d’ufficio la sospensione del medico di medicina generale (all’atto del rientro definitivo dall’estero, il lavoratore dovrà chiedere alla ASL il ripristino del proprio medico).
b)Temporaneo soggiorno all’estero per turismo
La legge che ha dato vita al Servizio sanitario nazionale assicura ai cittadini italiani l’assistenza sanitaria in Italia ma non riconosce un diritto incondizionato alla copertura sanitaria fuori dal territorio nazionale in favore dei cittadini che si recano all’estero per un soggiorno temporaneo a scopo di turismo, svago, motivi di famiglia, ecc.
Prima di intraprendere un viaggio all’estero, sarebbe bene informarsi presso la propria USL (o ASL o AUSL, etc. a seconda di come viene chiamata nella regione di appartenenza) per conoscere se nello Stato estero prescelto esiste, per casi urgenti, il riconoscimento dell’assistenza sanitaria a carico dello Stato italiano.
In sintesi, a coloro che vanno all’estero per un temporaneo soggiorno per motivi di turismo e/o svago si possono presentare tre diverse situazioni:
- Assistenza sanitaria negli Stati dell’Unione Europea (UE), dello Spazio Economico Europeo (SEE) e Svizzera.
- Assistenza sanitaria negli Stati convenzionati
- Assistenza sanitaria in Paesi non convenzionati – i cittadini temporaneamente all’estero per motivi diversi dal lavoro o studio (turismo, motivi di famiglia, etc.) non hanno diritto al rimborso delle spese sanitarie sostenute all’estero per cure mediche urgenti. Sarebbe prudente tutelarsi con una polizza assicurativa privata contro eventi sanitari imprevisti E’ sempre bene farsi rilasciare dal proprio centro antidiabete un certificato sul proprio stato di salute tradotto almeno in lingua Inglese e , quando possibile, nella lingua locale del Paese in cui si vuole soggiornare. Può essere utile anche un tesserino multilingua che attesti la vostra condizione di “diabetico”, da tenere a portata di mano.Come già detto è sempre consigliabile portare con sè l’insulina abitualmente usata in quantità tale da coprire il fabbisogno per 5-7 giorni oltre il tempo previsto per il viaggio. Se, comunque, la scorta di insulina venisse a mancare, bisogna porre molta attenzione, oltre che al tipo, anche alla concentrazione dell’insulina che si può trovare all’estero. Infatti in alcuni paesi extraeuropei sono in commercio insuline a concentrazioni diverse da quelle che si trovano in Italia. E’ facilmente comprensibile la differenza tra la somministrazione di una soluzione contenente 40 U.I. di insulina per ml o di una contenente sempre in un ml il doppio di insulina (80 U.I./ml) o più del doppio (100 U.I./ml come quelle vendute in Italia e nei paesi aderenti all’Unione Europea). Qualora si dovesse ricorrere necessariamente all’uso di insuline a concentrazioni diverse da quella di 100 U.I./ml è importante usare siringhe appropriate (riportanti sulla scala graduata la concentrazione corretta) per prelevare, senza commettere errori, la dose abituale di insulina, qualunque sia la concentrazione di insulina nel flacone. Analoga attenzione andrà posta qualora si presentasse la necessità di acquistare siringhe monouso all’estero: accertarsi che riportino stampigliata la scala corrispondente alla concentrazione di insulina usata (40 U.I./ml oppure 80 U.I./ml oppure 100 U.I./ml).
Per ricevere assistenza in altri Stati con i quali non sono in vigore convenzioni:
a)Soggiorno all’estero per lavoro:
L’assistenza sanitaria all’estero garantita dal DPR n. 618 del 31/7/1980 assicura ai cittadini italiani, ai lavoratori di qualsiasi cittadinanza residenti in Italia ed iscritti nelle ASL, che si recano all’estero in distacco lavorativo per brevi periodi, copertura assistenziale in qualsiasi Paese del Mondo. La ASL di appartenenza rilascia su richiesta dell’interessato un attestato denominato “Attestato per l’assistenza sanitaria ai cittadini italiani all’estero – art.15 DPR n. 618 del 31/7/1980
Se il periodo di permanenza all’estero supera 30 giorni, la ASL effettuerà d’ufficio la sospensione del medico di medicina generale (all’atto del rientro definitivo dall’estero, il lavoratore dovrà chiedere alla ASL il ripristino del proprio medico).
b)Temporaneo soggiorno all’estero per turismo
La legge che ha dato vita al Servizio sanitario nazionale assicura ai cittadini italiani l’assistenza sanitaria in Italia ma non riconosce un diritto incondizionato alla copertura sanitaria fuori dal territorio nazionale in favore dei cittadini che si recano all’estero per un soggiorno temporaneo a scopo di turismo, svago, motivi di famiglia, ecc.
Prima di intraprendere un viaggio all’estero, sarebbe bene informarsi presso la propria USL (o ASL o AUSL, etc. a seconda di come viene chiamata nella regione di appartenenza) per conoscere se nello Stato estero prescelto esiste, per casi urgenti, il riconoscimento dell’assistenza sanitaria a carico dello Stato italiano.
In sintesi, a coloro che vanno all’estero per un temporaneo soggiorno per motivi di turismo e/o svago si possono presentare tre diverse situazioni:
- Assistenza sanitaria negli Stati dell’Unione Europea (UE), dello Spazio Economico Europeo (SEE) e Svizzera.
- Assistenza sanitaria negli Stati convenzionati
- Assistenza sanitaria in Paesi non convenzionati – i cittadini temporaneamente all’estero per motivi diversi dal lavoro o studio (turismo, motivi di famiglia, etc.) non hanno diritto al rimborso delle spese sanitarie sostenute all’estero per cure mediche urgenti. Sarebbe prudente tutelarsi con una polizza assicurativa privata contro eventi sanitari imprevisti
- E’ possibile procurarsi i nomi di medici che parlano inglese in paesi stranieri dalla International Association for Medical Assistance to Travellers (IAMAT) in www.iamat.org. Se a una persona diabetica capitasse un’emergenza medica durante un viaggio e non avesse con sé questa lista, può contattare l’ambasciata degli Stati Uniti più vicina o un istituto medico locale per avere dei nomi di medici che parlino inglese
Alla dogana
- Per evitare spiacevoli inconvenienti e inutili perdite di tempo ai controlli doganali è bene avere a portata di mano il certificato del diabetologo, meglio se scritto anche in inglese, attestante il tipo di diabete e la necessità di iniezioni di insulina. Infatti è già successo più di una volta che alla vista Negli Stati Uniti queste lettere non sono però sufficienti, occorre portare con se le confezioni originali e se esistono le ricette relative al microinfusore, al lettore di glicemia e soprattutto al materiale di consumo (agocannule e lancette).
- Calcolando i tempi tenete presente che controlli particolarmente attenti potrebbero richiedere da 10 a 30 minuti.
Riporto un fac-simile del certificato per “viaggiatore all’estero” così come redatto dall’ASL BERGAMO nel luglio 2009 :
Certifico che il Sig. Mario Rossi, nato a Milano il 20/12/1970 è affetto da diabete mellito insulino-dipendente in trattamento con plurime iniezioni di insulina. Il trattamento insulinico non deve mai essere interrotto. Per questo motivo la persona deve portare con sé in ogni circostanza tutti gli strumenti necessari alla terapia (microinfusore, fiale o cartucce di insulina, ‘penna’ per insulina, sistemi per l’inserimento dell’agocannula, set d’infusione, strumento per la misurazione della glicemia, aghi e lancette). Il diabetologo
Certifico che la Sig.ra Maria Rossi, nato a Milano il 20/12/1970 è affetta da diabete mellito insulino-dipendente in trattamento con plurime iniezioni di insulina. Il trattamento insulinico non deve mai essere interrotto. Per questo motivo la persona deve portare con sé in ogni circostanza tutti gli strumenti necessari alla terapia (microinfusore, fiale o cartucce di insulina, ‘penna’ per insulina, sistemi per l’inserimento dell’agocannula, set d’infusione, strumento per la misurazione della glicemia, aghi e lancette). Il diabetologo
INGLESE
To whom it may concern.
This is to certify that Mr Mario Rossi, born in Milano 20/12/1970, is affected by insulin-dependent diabetes and requires several insulin injections per day. This treatment must not under any circumstances be interrupted. Therefore, he must carry with him at all times all necessary treatment tools (insulin pumps, insulin vial or cartridge, insulin ‘pen’, injector device, infusion set, blood glucose meter, lancets and needles). The diabetologist
To whom it may concern.
This is to certify that Mrs. Maria Rossi, born in Milano 20/12/1970, is affected by insulin-dependent diabetes and requires several insulin injections per day. This treatment must not under any circumstances be interrupted. Therefore, she must carry with her at all times all necessary treatment tools (insulin pumps, insulin vial or cartridge, insulin ‘pen’, injector device, infusion set, blood glucose meter, lancets and needles). The diabetologist
FRANCESE
Je déclare que Mme Maria Rossi, née à Milano le 20/12/1970 est atteinte de diabète sucré insulinodépendant en cours de traitement à l’aide de nombreuses injections d’insuline. Le traitement insulinique ne doit pas être interrompu. En conséquence ce qui précède, la personne doit emporter avec elle, en toutes circonstances, les instruments nécessaires à la thérapie (pompe d’injection, flacons ou cartouches d’insuline, stylo-injecteur, systèmes d’insertion du cathéter, kit d’infusion, lecteur de glycémie, aiguilles et lancettes autopiqueuses). Le diabétologue
Je déclare que Mme Maria Rossi, née à Milano le 20/12/1970 est atteinte de diabète sucré insulinodépendant en cours de traitement à l’aide de nombreuses injections d’insuline. Le traitement insulinique ne doit pas être interrompu. En conséquence ce qui précède, la personne doit emporter avec elle, en toutes circonstances, les instruments nécessaires à la thérapie (pompe d’injection, flacons ou cartouches d’insuline, stylo-injecteur, systèmes d’insertion du cathéter, kit d’infusion, lecteur de glycémie, aiguilles et lancettes autopiqueuses). Le diabétologue
SPAGNOLO
Certifico que el Sr. Mario Rossi, nacido en Milano el 20/12/1970 padece diabetes mellitus insulino-dependiente tratada con insulina inyectable. Este tratamiento con insulina no debe ser interrumpido. Por esta razón esta persona debe llevar siempre consigo todo el instrumental necesario para la terapia (microinfusor, ampollas o cartuchos de insulina, ‘pluma’ para insulina, sistemas para la introducción de aguja-cánula, kit de infusión, aparato para la medición de la glicemia, agujas y lancetas). El diabetólogo
Certifico que la Sra. Maria Rossi, nacida en Milano el 20/12/1970 padece diabetes mellitus insulino-dependiente tratada con insulina inyectable. Este tratamiento con insulina no debe ser interrumpido. Por esta razón esta persona debe llevar siempre consigo todo el instrumental necesario para la terapia (microinfusor, ampollas o cartuchos de insulina, ‘pluma’ para insulina, sistemas para la introducción de aguja-cánula, kit de infusión, aparato para la medición de la glicemia, agujas y lancetas). El diabetólogo
PORTOGHESE
Este documento atesta que o Sr. / a Sr.ª ___________________________________________________________ é diabético(a) insulinodependente em tratamento com microinfusor. Este tratamento não pode ser interrompido por nenhuma razão. Por este motivo, a pessoa deve trazer consigo, em todas as circunstâncias, todos os instrumentos necessários à terapêutica (microinfusor, ampolas ou cartuchos de insulina, ‘caneta’ para insulina, sistemas para a introdução da cânula, conjunto de infusão, instrumento de medição da glicemia, agulhas e lancetas). endocrinologista/o diabetologista
Attenzione: e’ opportuno far leggere al proprio medico i consigli inseriti in queste pagine. Essi hanno carattere generale ed è importante che il medico curante ne sia a conoscenza per valutarne la congruità con i suoi indirizzi terapeutici. |
Certificati
E’ sempre bene farsi rilasciare dal proprio centro antidiabete un certificato sul proprio stato di salute tradotto almeno in lingua Inglese e , quando possibile, nella lingua locale del Paese in cui si vuole soggiornare. Può essere utile anche un tesserino multilingua che attesti la vostra condizione di “diabetico”, da tenere a portata di mano.
Tipi diversi di insuline e siringhe
Come già detto è sempre consigliabile portare con sè l’insulina abitualmente usata in quantità tale da coprire il fabbisogno per 5-7 giorni oltre il tempo previsto per il viaggio. Se, comunque, la scorta di insulina venisse a mancare, bisogna porre molta attenzione, oltre che al tipo, anche alla concentrazione dell’insulina che si può trovare all’estero. Infatti in alcuni paesi extraeuropei sono in commercio insuline a concentrazioni diverse da quelle che si trovano in Italia. E’ facilmente comprensibile la differenza tra la somministrazione di una soluzione contenente 40 U.I. di insulina per ml o di una contenente sempre in un ml il doppio di insulina (80 U.I./ml) o più del doppio (100 U.I./ml come quelle vendute in Italia e nei paesi aderenti all’Unione Europea). Qualora si dovesse ricorrere necessariamente all’uso di insuline a concentrazioni diverse da quella di 100 U.I./ml è importante usare siringhe appropriate (riportanti sulla scala graduata la concentrazione corretta) per prelevare, senza commettere errori, la dose abituale di insulina, qualunque sia la concentrazione di insulina nel flacone. Analoga attenzione andrà posta qualora si presentasse la necessità di acquistare siringhe monouso all’estero: accertarsi che riportino stampigliata la scala corrispondente alla concentrazione di insulina usata (40 U.I./ml oppure 80 U.I./ml oppure 100 U.I./ml).
In aeroporto
A partire dal 6 novembre 2006 in tutti gli Aeroporti dell’Unione Europea, nonché in Norvegia, Islanda e Svizzera sono state adottate delle particolari misure di sicurezza che limitano la quantità di sostanze liquide che è possibile portare attraverso ed oltre i punti di controllo di sicurezza aeroportuale. Alle nuove regole sono soggetti tutti i passeggeri in partenza dagli Aeroporti dell’Unione Europea, compresi i voli nazionali, qualunque sia la loro destinazione. Per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di uno ed un solo sacchetto di plastica della capacità massima di un litro (ovvero con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18 x 20) per il contenimento dei recipienti aventi ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) od equivalenti (es: 100 grammi). Possono essere trasportati al di fuori del sacchetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini (vedi Nuove Regole di Sicurezza negli Aeroporti dell’Unione Europea e Regolamento (CE) N. 820/2008 dell’8 agosto 2008 art.4-“bagagli a mano” comma f-“liquidi”).
Obbligatorietà della ricetta per le siringhe e l’insulina in alcuni paesi e indirizzi utili
In alcuni Paesi è obbligatorio presentare la ricetta medica per avere le siringhe da insulina e l’insulina in farmacia . Potete scaricare l’elenco completo dal sito del Ministero della Salute.
In Italia esistono diversi Centri antidiabetici e Associazioni a cui fare riferimento in qualsiasi momento. Per quanto riguarda le altre nazioni, POTETE SCARICARE un elenco abbastanza completo dal sito del Ministero della Salute: Ministero della Salute – In primo piano – In vacanza con il diabete
www.salute.gov.it/dettaglio/pdPrimoPiano.jsp?id…